Il progetto dell'acquedotto marino

 
     

 

 

La copertina del fascicolo "IL NUOVO ACQUEDOTTO MARINO DI GENOVA " edito nel 1924 dal comune di genova. il libro, che spiega dettagliatamente il progetto è composto da 24 pagine e contiene  una grande tavola ripiegata che ne illustra il percorso

La grande tavola che contiene la planimetria del primo tronco dell'acquedotto marino a Genova

 
     
 

Quando nel 1922 l’Amministrazione Comunale approvò il progetto per la costruzione di un acquedotto marino, la cosa rappresentò una novità perché in tutta Italia non esisteva un impianto simile, anche se in diverse città Genova compresa fossero già funzionanti alcuni piccoli impianti di modeste proporzioni che utilizzavano l’acqua marina per l’innaffiamento stradale.  All’estero, in Francia e Inghilterra avevano però già adottato questa soluzione per poter disporre di un quantitativo inesauribile di acqua da destinare ad usi igienici. Il progetto, approvato nella seduta del Consiglio dell’8 maggio 1922 per un costo di 4 milioni di lire, non mancò tuttavia di sollevare obiezioni e critiche da parte di chi affermava che l’acqua salata avrebbe reso più sdrucciolevole il terreno per i cavalli o aumentato il logorio delle rotaie tramviarie. Per dimostrare l’infondatezza di tali affermazioni venne presentato il caso della zona di Carignano, che da anni veniva innaffiata con acqua di mare mediante una piccola presa in corrispondenza di via Corsica, e non aveva mai manifestato alcuno dei problemi sopracitati.
Il progetto iniziale (come ampiamente illustrato nel
 "IL NUOVO ACQUEDOTTO MARINO DI GENOVA " Bollettino Municipale N° 3 del 31 marzo 1924 ) mise in evidenza il fatto che la scelta di un unico impianto di pompaggio e una distribuzione capillare lungo tutta la città si sarebbe rivelata poco economica ( un unico impianto avrebbe portato l’inconveniente di un lungo trasporto di acqua in direzione parallelo alla costa), si optò quindi per  la costruzione di tre impianti, il primo separato dagl’altri per servire la zona a levante, e gli altri due, per la zona centrale ed occidentale, collegati in serie e provvisti di serbatoi in cemento armato.

 

   

 

Il  progetto per la zona a levante

Il progetto per la zona centrale e occidentale

 

 

     approfondimenti  1893 - Obiezioni, critiche e reali vantaggi all’impiego di acqua marina per i vari servizi  
   1922 - Relazione dell'ufficio d'igiene sull’eventuale azione nociva dell’uso di acqua marina  
 

 1981 - Conferenza dell’ Organizzazione dell' Azienda Comunale Nettezza Urbana 

 
   2007 - Risparmio dell’acqua potabile e ammortamento della spesa  

 

 

 

Vedi anche - Il progetto     La presa      Il serbatoio     Le turbo-pompe     I tubi      Le fontane     L'utilizzo     Cronologia

 

 

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