Il sebatoio |
Il serbatoio in cemento armato situato sul dorsale nord del colle di S. Martino, demolito verso la fine del secolo scorso |
Serbatoio zona levante
Il
serbatoio, che in un primo momento fu progettato a forma cilindrica
per la massima parte interrato e sporgente soltanto di circa mezzo
metro dal terreno, fu invece realizzato, date le peculiari
condizioni del terreno, in cemento armato sostenuto coi pilastri
anziché appoggiato sul fondo. La sua sezione era rettangolare di
circa mq. 330, l'altezza di ritenuta m. 6,05 e la sua capacità netta
era di 2000 mc., con in più un franco di 65 cm. La sezione
rettangolare del serbatoio fu scelta in confronto alla circolare più
economica perché sì adattava meglio alle condizioni di posa sul
terreno resistente. L'opera aveva tutte le caratteristiche delle
costruzioni in cemento armato e cioè massima resistenza con minime
dimensioni; le pareti verticali rinforzate con costole esterne
presentavano alla base uno spessore dì appena 18 cm. Serbatoio zona centrale e zona occidentale
Il progetto dell’acquedotto
marino per la zona centrale prevedeva un serbatoio cilindrico in
cemento armato, della capacità di 2000 mc. disposto per la maggior
parte interrato in una porzione di terreno antistante il giardino
della villa Groppallo in via San Bartolomeo degli Armeni. |
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Il serbatoio di accumulo, durante la sua costruzione |
Il serbatoio in cemento armato visto di fianco |
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Il serbatoio era posizionato tra il numero 8
ed il 12 di Via Maurizio Sacchi,
esattamente tra la strada che porta al forte ed il numero 8. Venne
demolito pochi anni fa, quando iniziarono il lavori per la
costruzione degli ultimi due edifici tra il numero 8 ed il 12. Segnalazione dell'amico Paolo Gusberti.
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Demolizione del serbatoio dell'acquedotto marino e costruzione del palazzo che prenderà il suo posto. Foto archivio Paolo Gusberti. |
Vedi anche - Il progetto La presa Il serbatoio Le turbo-pompe I tubi Le fontane L'utilizzo Cronologia |