Il sebatoio

 

 

 

Il serbatoio in cemento armato situato sul dorsale nord del colle di S. Martino, demolito verso la fine del secolo scorso

 
   
 

Serbatoio zona levante

Il serbatoio, che in un primo momento fu progettato a forma cilindrica per la massima parte interrato e sporgente soltanto di circa mezzo metro dal terreno, fu invece realizzato, date le peculiari condizioni del terreno, in cemento armato sostenuto coi pilastri anziché appoggiato sul fondo. La sua sezione era rettangolare di circa mq. 330, l'altezza di ritenuta m. 6,05 e la sua capacità netta era di 2000 mc., con in più un franco di 65 cm. La sezione rettangolare del serbatoio fu scelta in confronto alla circolare più economica perché sì adattava meglio alle condizioni di posa sul terreno resistente. L'opera aveva tutte le caratteristiche delle costruzioni in cemento armato e cioè massima resistenza con minime dimensioni; le pareti verticali rinforzate con costole esterne presentavano alla base uno spessore dì appena 18 cm.
Il serbatoio era coperto con soletta in cemento armato munita di finestra per l'areazione ed era dotato di uno scaricatore di fondo e di uno sfioratore di massimo livello che per mezzo di una tubazione in cemento scaricavano nella rete di fognatura.
Il collegamento del serbatoio con la sala macchine (situata nel locale della presa in San Giuliano) avveniva attraverso una linea elettrica aerea  che funzionava sia per il telefono sia come per l'indicatore di livello elettrico, il quale trasmetteva ad un quadro graduato disposto in vicinanza delle pompe i livelli dell' acqua nel serbatoio; in tal modo non occorreva personale di sorveglianza in quest'ultimo potendosi regolare e dirigere tutto l'impianto dal locale macchine.
Due pompe centrifughe, situate alla presa, a mezzo di una tubazione in « eternit » del diametro interno di 25 cm mandavano l'acqua in questo serbatoio situato sul dorsale nord del colle di S. Martino a quota 83,00 metri.
L'assieme della presa, della tubazione di mandata e del serbatoio comprendeva la prima parte dell'impianto, cioè quella che costituiva il sollevamento dell'acqua marina; dal serbatoio partiva poi la tubazione principale di distribuzione dalla quale si staccavano tutte le derivazioni e le sottoderivazioni per le singole zone, da servire. Questa seconda parte dell' impianto costituiva la distribuzione. La distinzione fra impianto di sollevamento ed impianto di distribuzione era però soltanto
apparente, perché anche la tubazione di mandata serviva per la  distribuzione.

Serbatoio zona centrale e zona occidentale

Il progetto dell’acquedotto marino per la zona centrale prevedeva un serbatoio cilindrico in cemento armato, della capacità di 2000 mc. disposto per la maggior parte interrato in una porzione di terreno antistante il giardino della villa Groppallo in via San Bartolomeo degli Armeni.
Per la zona occidentale fu progettato un serbatoio con una sezione formata da un rettangolo di metri 25 per metri 14 e da due semicerchi di diametro metri 14.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     
 

Il serbatoio di accumulo, durante la sua costruzione

 

Il serbatoio in cemento armato visto di fianco

 
     

 

 

 

   

 

 

 

 

 

     
     
 

Il serbatoio era posizionato tra il numero 8 ed il  12 di Via Maurizio Sacchi, esattamente tra la strada che porta al  forte ed il numero 8. Venne demolito pochi anni fa, quando iniziarono il lavori per la costruzione degli ultimi due edifici tra il numero 8 ed il 12.
Nella foto satellitare del 2007 quel rettangolo visto dall'alto è il sebatoio ancora da demolire. Nell'altra foto  del 2009 il caseggiato già  in fase di avanzata costruzione.
Quando fu demolito e venne costruito il muro di sostegno per i caseggiati si vedevano uscire dal monte i tubi dell'acqua che arrivano lì.

Segnalazione dell'amico Paolo Gusberti.

 

     
     

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 

Demolizione del serbatoio dell'acquedotto marino e costruzione del palazzo che prenderà il suo posto.

Foto archivio Paolo Gusberti.

 

 

 

Vedi anche - Il progetto     La presa      Il serbatoio     Le turbo-pompe     I tubi      Le fontane     L'utilizzo     Cronologia

 

 

Home Bibliografia Siti amici