1914 |
Si delibera di usare
l'acqua di mare allo scopo di innaffiare corso Italia. che
per la grande frequenza di automobili e vetture e per
essere poco innaffiata è veramente in poco buono stato di
viabilità, specialmente per i passeggeri che sono travolti
dalla polvere. L'impianto prevedeva l'uso di una
pompa a stantuffo già esistente in Darsena - motore
elettrico di 5 HP - capace di elevare l'acqua a 18 m.s.m. -
portata 5001/s. e di un
nuovo motore elettrico da comprare e far montare dalla Soc.
Officine Elettromeccaniche di Rivarolo
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1922 |
Richiesta da parte
della Civica Amministrazione alla Capitaneria di Porto di
Genova del permesso per la costruzione su zona demaniale in
località San Giuliano di un fabbricato da adibirsi a sede
dell’impianto delle turbo-pompe dell’acquedotto marino
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4 aprile |
1922 |
Approvazione del
progetto per la costruzione dell’acquedotto marino
(preventivo della spesa lire 4.000.000)
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Deliberazione del C.C.
n. 53 dell’8 maggio |
1923 |
Il Municipio di Genova
stipula una convenzione con la Capitaneria di Porto che
rilascia una concessione della durata di trent’anni a
decorrere dal 2 febbraio 1923, per costruire un piccolo
fabbricato in Lungomare Lombardo (San Giuliano) da adibire a
sede dell’impianto di turbo-pompe
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1923 |
Variante al progetto
del serbatoio: Non viene concesso il terreno chiesto sul
quale si poteva costruire il serbatoio appoggiato
direttamente sul terreno, ma un terreno in pendio che
richiede una struttura di fondazione e di sostegno
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20 aprile, delibera n.
22. |
1923 |
L’impresa Soc.
Porcheddu Ing. G. A. termina tutti i lavori in muratura e
cemento armati riguardanti il primo lotto dell’acquedotto
marino. Collaudo provvisorio dei lavori eseguito dal
Direttore dei Lavori, Ing. Viale
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30 novembre |
1924 |
Pagamento da parte del
Comune all’impresa Soc. Porcheddu Ing. G. A. per le opere
eseguite riguardanti il primo lotto dell’acquedotto marino.
Importo totale lire 408.000
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Deliberazione di Giunta
del 17 maggio |
1924 |
Collaudo effettuato
dall’Ing. Carlo Taranto del serbatoio in cemento armato
presso il forte San Martino e delle opere di presa di acqua
marina a San Giuliano, entrambe costruite dall’impresa Soc.
Porcheddu Ing. G. A.
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1 novembre
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1925 |
Inizio dei lavori del
secondo tronco.
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Relazione Goffredo |
1928 |
Concessione al sig.
Giovanni Salata, quale rappresentante della Società Anonima
“Terme Genovesi” di derivare acqua di mare dalle tubazioni
municipali dell’acquedotto marino per usufruirne ad uso
terapeutico nello stabilimento “Terme Genovesi” in piazza
Verdi dietro il corrispettivo di lire 4 per ogni metro cubo
di acqua erogato (la concessione viene fatta in via precaria
e scadrà il 31 dicembre 1929 salvo rinnovo)
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27 agosto, delibera
podestarile n. 1680 |
1928 |
Il Comune fa una
derivazione a servizio della Scuola Superiore di Ingegneria
Navale. Spesa L. 3.850
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6 ottobre, delibera
podestarile |
1930 |
Concessione
all'Istituto di Zoologia della Regia Università di deviare
acqua dell'acquedotto marino per uso del laboratorio di
biologia marina situato nei locali sul Lungomare Lombardo n.
18. Canone L.200 annue
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8 febbraio, delibera
podestarile n. 368 |
1930 |
Il Comune stipula una
convenzione con la Capitaneria di Porto di Genova per la
concessione di mq 200 di terreno demaniale marittimo in
località San Giuliano, necessaria per mantenervi l’impianto
di turbo-pompe per il civico acquedotto marino, per la durata
di anni 30 a decorrere dal 21 febbraio 1923, con l’obbligo
da parte del Comune di corrispondere un canone annuo di lire
200 e di versare una cauzione di lire 500
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26 febbraio, delibera
podestarile n. 677 |
1930 |
Spesa per la fornitura
e posa in opera di tubi per l'acquedotto marino. Vengono
sottolineate le rilevanti spese di manutenzione delle pompe
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20 ottobre, delibera
podestarile n. 2409 |
1931 |
Derivazione a favore
dell’Ospedale San Martino per uso terapeutico (spesa
presunta allacciamento lire 2500)
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21 maggio, delibera
podestarile 1158 |
1931 |
Il Comune deriva acqua
dall'acquedotto marino in via Ayroli " per il rapido lavaggio
del Mercato di Corso Sardegna". Costo L. 9000, lavori
affidati alla ditta Giacomo Peragallo, con tubi e giunti
forniti dalla Soc. An. Eternit
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Delibera podestarile
n.489 |
1935 |
Derivazione a favore
dello stabilimento bagni San Nazzaro |
Delibera podestarile n.
1148
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1940/45 |
In tempo di guerra un
tram con vagone cisterna girava per la città distribuendo
agli abitanti l’acqua proveniente dall’acquedotto marino,
per essere utilizzata in cucina, oppure fatta evaporare per
ricavarne un po’ di sale
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1944 |
Si concede a titolo
precario all'ing. G.B. Lombardo l'uso dei Campi Municipali
di pallarete, posti al Lido di Albaro, per la produzione del
sale mediante evaporazione naturale dell'acqua marina da
derivarsi da via Renzo Righetti angolo via Padre Reginaldo
Giuliani per risolvere l'assillante problema
dell'approvvigionamento del sale per la cittadinanza. Con
obbligo di ripristinare i campi a sue spese in qualunque
momento fosse richiesto. Deposito cauzionale L. 150.000. Il
prezzo del sale verrà stabilito di comune accordo, un
quantitativo di sale ricavato sarà destinato in parte alle
mense di guerra ed il resto alla popolazione sotto il
controllo e le modalità che verranno stabilite dal Comune;
un tecnico ed un sanitario del Comune seguiranno i lavori
d'impianto, ... ogni spesa a carico dell'ing. Lombardo.
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26 giugno |
1945 |
Il sindaco, in via
eccezionale, concede alla Caritas di Genova di usufruire
gratuitamente dell’acqua dell’acquedotto marino per il
confezionamento di minestre per i poveri
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17 maggio 1945 –
Archivio generale, casella 208, fascicolo n. 2 |
1945 |
Si acquista cemento per
la cementazione delle pareti interne dei recipienti metallici per
l'acqua marina ad uso della Nettezza Urbana.
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1945 |
I danni subiti a
seguito degli eventi bellici comprommettono definitivamente
alcune derivazioni |
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1946 |
Sistemazione fabbricato
adibito alla distribuzione dell'acqua marina |
delibera podestarile n.
292 |
1955 |
Si rinnova il contratto
di affitto per la cisterna a San Martino
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1966 |
Le vasche del “diurno”
di pazza De Ferrari (rimodernato e riaperto nel mese di
ottobre 1966) vengono predisposte per l’allacciamento con
l’impianto di distribuzione dell’acqua marina, che verrà
fornita calda
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2 agosto, Il Secolo XIX |
1970 |
Il primo geometra del
Comune Salvatore Marletta viene incaricato di rilevare lo
stato della rete dell’acquedotto marino. Dalla relazione
emergono numerose rotture e interruzioni nell’impianto
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6 maggio, relazione del
geometra Salvatore Marletta |
Fine anni ‘70 |
Soprattutto a causa
della manutenzione troppo onerosa l’acquedotto marino viene
dismesso definitivamente
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