Le turbo-pompe |
zona a levante
Nella vasca di presa pescavano i tubi di aspirazione di due
turbo-pompe (situate nel
fabbricato di presa
):
una della portata di 4000 litri al minuto e azionata direttamente da
un motore elettrico a corrente alternata trifase della potenza di
160 HP; l’altra della portata di 2000 litri al minuto e azionata a
mezzo di trasmissione con cinghia da un motore Diesel a due tempi,
della potenza di 110 HP. Questa seconda pompa era di riserva e veniva
impiegata nei casi in cui fosse mancata l’energia elettrica o si
fosse guastata l’altra pompa.
Le turbo-pompe erano in bronzo così come i primi
giunti delle tubazioni in prossimità delle macchine,
per evitare che l'acqua salina formasse correnti galvaniche
corrosive. Zona centrale e ponente
Il progetto per la costruzione
dell'acquedotto marino
per
la zona centrale ed occidentale,
prevedeva due impianti
collegati in serie e provvisti di serbatoi in cemento armato.
L'acqua, prelevata dalla presa
al
molo Giano, sarebbe stata convogliata nel serbatoio situato
in via San Bartolomeo degli
Armeni (dal quale partivano le tubature per servire il centro
cittadino). Da questo serbatoio, un secondo impianto di pompaggio
avrebbe portato l'acqua ad un altro serbatoio situato nei pressi
alle mura di San Bernardino (dal quale partivano le tubature per
servire il ponente). |
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A sinistra, la turbo-pompa della potenza di 160 HP azionata a
corrente alternata trifase
A destra la turbo-pompa della potenza di 110 HP azionata a mezzo di trasmissione con cinghia da un motore Diesel |
Altri progetti di impianti in grado di utilizzare il moto ondoso del mare
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Negli anni in cui
si discuteva la realizzazione dell'acquedotto di acqua marina,
vennero proposti al Municipio di Genova alcuni progetti di impianti
in grado di utilizzare il moto ondoso del mare con l'obiettivo di un
loro possibile impiego per il nuovo acquedotto marino. |
Il Comune, in un primo tempo, sembrò prendere in considerazione l'eventuale utilizzo degli impianti proposti, come dimostra una lettera del 18 ottobre del 1922 con la quale il Sindaco scriveva all'Istituto Idrografico della Regia Marina di voler prendere in considerazione un impianto di utilizzo del moto ondoso del mare per la pulizia delle fogne e altri servizi pubblici. Poiché per aderire alla proposta il Comune teneva in preminente considerazione il numero annuale dei giorni di mare mosso nonché il più lungo periodo annuale di assoluta calma sulla costa antistante Genova, venivano richiesti a detto Istituto i dati raccolti in merito a quanto elencato. L'Istituto Idrografico della Regia Marina inviava così al Comune un estratto delle osservazioni sullo stato del mare lungo la costa antistante Genova dal 1907 alla data corrente all'epoca. |
Vedi anche - Il progetto La presa Il serbatoio Le turbo-pompe I tubi Le fontane L'utilizzo Cronologia |